«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

giovedì 12 febbraio 2015

Milano. Tagliati i fondi per i ciechi. Le famiglie al Tar: noi discriminati

È possibile per un ragazzo cieco studiare il greco antico? E per un giovane ipovedente prepararsi all'esame di geometria analitica? O per un bambino della scuola d'infanzia privo della vista integrarsi a tutti gli effetti con i compagni «normali»?
Finora era possibile grazie ai servizi di tiflodidattica (dal greco typhlos, cieco) garantiti nelle scuole del territorio dalle competenze specifiche dell'Istituto dei Ciechi di Milano e sostenuti dai finanziamenti della Provincia, così come prescrive la legge. Ma per l'anno scolastico 2014-2015 i fondi necessari a far vivere il servizio non sono stati stanziati. La Provincia, unica in Lombardia, ha tagliato la voce di bilancio e 150 famiglie con disabili visivi rischiano all'improvviso di vedersi negare un diritto, quello all'uguaglianza e all'integrazione scolastica. Da qui il ricorso agli avvocati e l'appello al sindaco Giuliano Pisapia.
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