«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

lunedì 9 marzo 2015

Dieci cose che non sopporto quando si parla di scuola

Da docente, ma anche da cittadina e da ex alunna, ogni volta che si parla di scuola confesso che mi prende l’intorcolo di stomaco (non si dice intorcolo? sì, si dice, è quella roba che mi viene quando si parla di scuola). Finisce che baruffo, baruffo con tutti, a Destra e a Sinistra, perché, quando si parla di scuola, ci sono alcune cose che me le fanno girare, e tantissimo, non perché sono cose di destra, o di sinistra, ma perché per conto mio sono semplicemente grandissime scemenze.
1. La scuola privata. Vuoi mandare i tuoi figli alla scuola privata? Mandaceli, sei liberissimo. Però non venire a chiedere i soldi a me. Non ti voglio finanziare e non voglio nemmeno che tu abbia una riduzione delle tasse. Per altro, tutti i dati OCSE e PISA, cioè quelle valutazioni a cui ti appelli per dimostrare che la scuola pubblica fa schifo, dimostrano che la scuola privata insegna in Italia ancora peggio di quella pubblica. Per cui, in pratica, io ti darei un aiuto economico per mandare i tuoi pargoli a studiare in scuole che li preparano pure peggio di quella pubblica che disprezzi. E’ un controsenso, renditene conto e piantala.
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