«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

venerdì 25 settembre 2015

USA. "ReThink", ecco una app per fermare il cyberbullismo

Da un’idea di una 15enne americana di origini indiane, riconosce le parole offensive e fa apparire una finestra di dialogo chiedendo a chi scrive di fermarsi: “Le soluzioni contro il cyberbullismo dei social sono inadeguate: voglio intervenire prima che il danno sia fatto”
Naperville (Illinois) – “ReThink”, ripensaci, fermati, prima di fare un danno: dopo, potrebbe essere troppo tardi. È questo il messaggio che sta alla base del software anti-bullismo programmato dalla giovanissima Trisha Prabhu: si chiama, appunto, ReThink, e riconosce le parole offensive e le tipiche espressioni da bulli, facendo apparire sugli schermi una finestra di dialogo che chiede a chi scrive di ripensarci, prestando più attenzione, moderando i toni: “È come se io fossi lì vicino agli utenti, e li ammonissi: ‘Stai per offendere qualcuno, sei sicuro di volerlo fare?”.
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