«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

domenica 3 aprile 2016

Ciechi. Seguendo il filo di Arianna basta lo smartphone per muoversi in autonomia

Una startup tutta italiana ha progettato un sistema che si basa sull’installazione di strisce colorate rilevate dalla fotocamera del cellulare della persona da guidare
Muoversi in luoghi sconosciuti per la persona non vedente o ipovedente è una autonomia che passa per la tecnologia. Tecnologia che può essere un bastone bianco, il cane guida, o in alcuni casi anche lo smartphone. Conosciamo oggi un sistema che si basa proprio su quest’ultimo, ma in maniera innovativa: non un navigatore a guida vocale, né un servizio esterno, ma un  sistema di navigazione assistita “in loco”. Si chiama Arianna, ed è frutto di In.sight, una startup e spin-off accademico dell’Università di Palermo, che peraltro sta prendendo parte ad Edison Pulse, una competition per giovani startup italiane.
Per saperne di più, abbiamo fatto qualche domanda a Laura Giarrè - CEO di In.sight e Professore  di Ingegneria Automatica all’Università di Palermo.
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