«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

sabato 7 maggio 2016

Torino. Salone del Libro, focus sui testi accessibili

I volumi in formato elettronico sono fondamentali per l’integrazione socio-culturale di ciechi e ipovedenti. Nonostante gli enormi progressi tecnologici fatti in questi anni, la questione è ancora aperta. Se ne discute in un convegno all'interno della kermesse dell'editoria a Torino
Il Salone Internazionale del Libro è alle porte. L'edizione 2016 avrà luogo a Torino la settimana prossima, dal 12 al 16 maggio.
Nell'ambito della tecnologia solidale la parola "libro" evoca immediatamente il grande tema della accessibilità dei libri alle persone che hanno disabilità visive. Se ne discuterà al Salone del Libro venerdì 13 alle 16, durante il convegno "Testi in formato elettronico per un’istruzione e una cultura accessibili". L’appuntamento è alla Sala Argento (Lingotto Fiere). Interverranno: Francesco Fratta (Direzione Nazionale Unione Italiana ciechi e ipovedenti), Cristina Mussinelli (Segretario Generale Fondazione LIA Libri Italiani Accessibili), Karen Nahum (Digital Director De Agostini Editore), Benedetta Torrani (Direzione Generale Edizioni Nottetempo).
Rendere i libri accessibili è di primaria importanza per l’integrazione socio-culturale dei ciechi e degli ipovedenti. “Oggi con i libri digitali un cieco può tranquillamente leggere un libro sul suo telefonino mentre si trova al parco, in treno o in spiaggia, al pari di tutti gli altri", ha dichiarato il presidente UICI Torino Franco Lepore, che sarà il moderatore dell'incontro.
Tuttavia, nonostante gli enormi progressi tecnologici e i passi avanti fatti in questi ultimi anni, la questione dell’accessibilità dei libri è ancora aperta. Ancora molte case editrici non rendono disponibili i libri in formato elettronico, per paura che essi circolino gratis, facendo venire meno il loro legittimo guadagno. Ci sono poi ancora difficoltà nel rendere accessibili testi complessi come alcuni libri universitari, ricchi di tabelle, diagrammi, note, che ostacolano la lettura di chi ci vede poco o nulla.
Di questi e degli altri aspetti che ancora ostacolano una diffusione generalizzata di libri accessibili si discuterà venerdì a Torino.
Poiché ciò che è buono è sempre utile, è anche interesse degli editori sposare la causa della accessibilità dei libri, perché i dati dicono che i disabili visivi leggono più dei vedenti. A buon intenditor...
(fonte: Press-In anno VIII / n. 1096 - EconomyUp del 06-05-2016)

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