«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

lunedì 8 agosto 2016

Cyberbulli in Parlamento

Il disegno di legge sul cyberbullismo presentato dalla senatrice PD Elena Ferrara e cofirmato da una sessantina di altri senatori del PD nasceva già a inizio 2014 dentro una bugia palese. Questo è il secondo paragrafo del ddl:

Dalla ricerca realizzata da Ipsos per l’organizzazione Save the Children si evince che i 2/3 dei minori italiani riconoscono nel cyberbullismo la principale minaccia che aleggia sui banchi di scuola, nella propria cameretta, nel campo di calcio, di giorno come di notte.

Un simile esordio avrebbe dovuto fin da subito mettere in guardia sull’accuratezza, se non sulla buona fede, del legislatore, che basa la propria proposta di legge su evidenze a dir poco inesatte. Quale fiducia sarà possibile affidare a chi, per una legge dello Stato, si basa su un comunicato stampa ambiguo (il comunicato nel frattempo è stato rimosso) senza andare a guardarsi i dati della ricerca, dati che dicono tutt’altro?
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