La norma del 2007 e mai applicata rischia di tagliare le gambe ad alcune associazioni che in Italia si occupano di registrare i volumi, soprattutto scolastici e universitarie, per chi non può leggerli direttamente.
Il volontario Marzio Bossi: " Nel testo in primo luogo si dice che per registrare ci devono essere accordi tra le associazioni e le case editrici; inoltre si parla solo di disabili, escludendo tutte le altre patologie".
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