«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

martedì 11 luglio 2017

Con la tecnologia si puo' tornare a leggere

IVREA. Si chiama "OrCam" ed è un nuovo strumento tecnologico a disposizione degli ipovedenti per leggere il giornale o un libro e per riconoscere persone, oggetti e, più in generale, l'ambiente che li circonda.
A presentare questo nuovo sistema alla cinquantina dei soci di Ivrea e Canavese è stata la sezione dell'Apri (Associazione pro retinopatici e ipovedenti) al Centro di riabilitazione visiva dell'Asl/To4, in via Jervis. Un'operatrice ha fatto una serie di test del nuovo prodotto OrCam (progettato e realizzato in Israele, diffuso in alcuni pesi europei) ora presentato in Italia dalla azienda distributrice TifloSystem, specializzata in supporti tecnologici Hi Tech per disabili di vario genere. È stato, tra gli altri ipovedenti volontari, Francesco Orciuoli, delegato di Apri nel Canavese, a testare il nuovo supporto che consiste in una telecamera con audio sistemata sulla stanghetta degli occhiali, collegata ad una unità di base delle dimensioni di un telecomando, nella quale un processore trasforma contestualmente le immagini lette e fotografate su una pagina di libro o sulla colonna di un giornale in testi audio, che vengono letti all'ipovedente dotato di Orcam. «Si tratta di occhiali intelligenti - ha commentato il presidente dell'Apri Ivrea Marco Bongi - collegati ad un sistema di elaborazione audio delle immagini, che potrebbe rivoluzionare, nei prossimi anni, l'approccio riabilitativo a talune forme di grave ipovisione. Apri-onlus intende far provare ai disabili visivi canavesani questo interessante prodotto, sviluppato in Israele ed ancora semisconosciuto nel nostro paese. Ma - concluso Marco Bongi - noi prima di consigliare questo rivoluzionario ausilio, intendiamo testarlo preventivamente insieme con i diretti interessati ad Ivrea che, con la sua antica vocazione tecnologica, ci è sembrata il palco scenico ideale per questa iniziativa di valutazione collettiva». Abbiamo provato anche personalmente questo prodotto insieme a altri ipovedenti come Marina Travaglini che ha commentato: "«o ho perso la lettura da molti anni e ritengo che strumenti come questo sono molto importanti per i numerosi ipovedenti italiani e per i soci dell'Apri invitati a questa dimostrazione nazionale di Ivrea».
di Sandro Ronchetti
(fonte: Press-In anno IX / n. 1837 - La Sentinella del Canavese del 10-07-2017)

Nessun commento: