«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

martedì 4 luglio 2017

Il tenero spot diventa un inno alla violazione dei dati personali

Un importante marchio di distribuzione ha realizzato un grazioso spot per comunicare alla sua clientela che i servizi che eroga comprendono persone e non solo merce. 
Il breve video è stato girato da un grande regista italiano e riporta, con molta tenerezza, il concetto di un esercizio a dimensione umana e non solo commerciale. La storia: una bimba perde la sua bambolina al supermercato, alla chiusura un addetto la ritrova, rintraccia identità e indirizzo della bimba scorrendo i filmati delle telecamere e gliela riporta a casa la sera stessa. Forse però lo slancio emotivo non tiene conto di quelle che sono le norme della privacy, importanti nella nostra vita digitale. A me lo ha fatto notare Andrea Rossetti, professore di Informatica Giuridica della Bicocca di Milano che mi scrive: «E’ un inno alla violazione dei dati personali che un responsabile di punto vendita abbia accesso ai filmati delle telecamere di sorveglianza, che possa zoomare sul volto di un bambino, che poi lo colleghi a un indirizzo. Poi che vada pure a casa sua a tarda sera è vagamente inquietante». Diciamo che è stata una “licenza poetica”?
Di Gianluca Nicoletti
IL VIDEO

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