«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

giovedì 13 settembre 2018

Regione Lazio. Sant'Alessio: servizio tiflodidattico, novita' per gli studenti disabili visivi

Importanti novità per gli studenti disabili visivi e per le loro famiglie. Alla riapertura delle scuole, per la prima volta, gli alunni non vedenti o ipovedenti troveranno il tiflodidatta in aula, per avviare sin dal primo giorno gli interventi a supporto del discente.
È questa solo una delle importanti novità nei servizi tiflodidattici introdotte dalla Regione Lazio che, per migliorare la qualità degli interventi, ha deciso di affidare al Sant’Alessio la gestione del servizio in tutto il territorio laziale.
Viene, per esempio, introdotto l’obbligo per le scuole di indicare per ciascun allievo le aree su cui il tiflodidatta insieme all’istituzione scolastica dovrà concentrare il proprio lavoro: area percettivo-sensoriale; prerequisiti all’apprendimento, processi di apprendimento, comunicazione; mobilità, orientamento nello spazio e nel tempo; autonomia; relazioni interpersonali; inclusione sociale; fattori ambientali; predisposizione del materiale didattico accessibile; ausili tiflodidattici e tifloinformatici. Questa prima rilevazione servirà per la redazione di un progetto, utile garantire sin da subito un intervento mirato ed appropriato alle esigenze del discente e ad orientare il lavoro degli insegnanti e del tiflodidatta.
«Abbiamo raggiunto un importante obiettivo per rispondere alle esigenze degli alunni e valorizzare la figura professionale del tiflodidatta che riveste un ruolo importante nel processo di apprendimento scolastico e raccorda tutte le attività, dalla riabilitazione alle iniziative per la socializzazione e l’inclusione – ha dichiarato il direttore generale del Sant’Alessio, Antonio Organtini. Per garantire la migliore attuazione di questo piano, sono già partiti degli incontri tra l’Ufficio scolastico del Centro e la rete territoriale dei tiflodidatti, incontri che si svilupperanno per tutto l’anno, finalizzati a fornire strumenti, strategie e metodo utili per fronteggiare le diverse fasi dell’intero processo. Abbiamo rivoluzionato l’intero processo che mira a creare le migliori condizioni per favorire l’apprendimento da parte degli alunni con disabilità sensoriale».
(fonte: Press-In anno X / n. 1882 - Radio Colonna del 10-09-2018)

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