«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

mercoledì 13 maggio 2020

Per una corretta interpretazione dell’articolo 15 dell’Ordinanza 90/01

L'avv. Nocera si sofferma su quella che ritiene la corretta interpretazione dell’Ordinanza:
(...)
In quel mio precedente intervento, invece, avevo avanzato un’altra proposta, concernente una corretta interpretazione dell’articolo 15 dell’Ordinanza 90/01 del Ministero dell’Istruzione, emersa agli onori della cronaca dal silenzio in cui aveva riposato da quasi vent’anni, ovvero che in qualunque momento l’alunno passi da un “PEI differenziato” a quello “per obiettivi minimi” per volontà della famiglia, contro il parere della maggioranza dei docenti del Consiglio di Classe, egli deve, come tutti, sostenere gli esami di idoneità e integrativi relativi agli anni in cui è stato ammesso (e non promosso) alla classe successiva, in base appunto al “PEI differenziato”. Ciò perché questo avviene per tutti gli alunni che si presentino agli esami da privatisti senza un documento di ammissione agli esami stessi, in quanto non sono stati valutati negli anni precedenti, e pure perché lo stesso articolo 15 dell’Ordinanza citata stabilisce che a tali prove non debbano sottoporsi gli alunni con disabilità che passano da un “PEI differenziato” a quello “per obiettivi minimi” per delibera dei docenti del Consiglio di Classe.
Ergo, se quando c’è il parere favorevole dei docenti non sono necessarie le prove integrative, quando questo manca, le prove debbono essere svolte. Ciò almeno fino a quando permarrà in Italia il valore legale dei titoli di studio.
(...)
http://www.superando.it/2020/05/12/molto-rumore-per-nulla/

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