«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

lunedì 27 settembre 2010

Gli ebook e il magico mondo dei DRM

DRM. L'acronimo, ostico come la maggior parte degli acronimi, sta per Digital Rights Management: gestione dei diritti digitali. Dietro la sigla, in realtà, si nascondono dei pezzettini di software che servono ad impedire la copia dei file (con la canzone o con il libro) e a inibire (o almeno a complicare) la condivisione non autorizzata con altri appassionati.
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Però il magico mondo dei DRM è assai più complesso di quello che sembra. Sia a livello filosofico e giurisprudenziale (io che l'ho comprato devo poter leggere il libro su tutti i dispositivi che ho, anche se sono per esempio a casa di un amico e mi ha prestato il suo lettore) sia a livello tecnologico: i DRM sono facilmente craccabili (disattivabili) dagli utenti davvero esperti e sono una grande complicazione per quelli che vorrebbero limitarsi a godere del proprio libro in santa pace.
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In Italia, è probabile che si veda -almeno all'inizio- un utilizzo frequente dei DRM, a partire da questo autunno di sbarco nel digitale di molti editori. Così, dal punto di vista del lettore, forse è utile cominciare a capire cosa sono, come funzionano e che tipo di inconvenienti possono generare. A partire magari dal racconto di Silvio (che è un editore prima che un lettore): La fantastica idea del DRM sugli ebook.
(fonte: http://www.lastampa.it/)

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