Basta cartelle piene di libri pesanti: tra un paio d'anni si studiera' solo sugli e-book e la lezione si apprendera' dalle lavagne digitali. E la Zanichelli investe 100 mln per passare ai testi digitali.
A partire dall'anno scolastico 2011-2012, infatti, una legge fissa l'obbligo di adottare testi "esclusivamente utilizzabili nelle versioni on-line" e l'Emilia-Romagna e' pronta a raccogliere la sfida, "ma senza dimenticare le risorse umane". Di certo, il domani dei libri di scuola si intreccia con l'inarrestabile corsa delle nuove tecnologie digitali. "Non potranno piu' essere adottati testi redatti esclusivamente in forma cartacea", ricorda il direttore generale dell'Ufficio scolastico dell'Emilia-Romagna, Marcello Limina, aprendo il convegno che venerdi' scorso all'Archiginnasio di Bologna ha discusso della norma che scrive il futuro dei testi scolastici e riconosce la necessita' di dare, in questo modo, "un forte impulso alla scuola". Limina parla di "comunita' e condivisione", punti fondamentali dell'istruzione che possono essere irrobustiti dall'uso dei nuovi media a livello scolastico. "La scuola- afferma- deve diventare una guida per capire i nuovi media" e l'insegnante sara' il punto di unione tra gli studenti e le nuove tecnologie.
La risposta del mondo dell'editoria riguardo alle conseguenze di questo "nuovo modo di rappresentare e diffondere le conoscenze" arriva per bocca di Irene Enriques, consigliera dell'associazione italiana editori e direttrice generale della Zanichelli. "Nonostante gia' da qualche anno le normative suggerissero di adottare gli e-Book- spiega Enriques- quelli che l'hanno fatto non arrivano all'1%". Per adesso, non si e' ancora messo in moto nessun "motore di cambiamento" ma la casa editrice di Bologna crede indubbiamente nel valore dei nuovi media. Per l'anno in corso, "abbiamo fatto investimenti su prodotti digitali per 100 milioni di euro. I vantaggi- continua Enriques- sono l'interattivita' e l'economicita' ma la lettura che diventa una navigazione complessa puo' fare perdere la serendipity tipica dei libri".
(fonte: DIRE - Notiziario Minori, Bologna, 29 mar.)
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