Il Ministro Mariastella Gelmini ha presentato alle Camere lo schema di regolamento per la formazione iniziale degli insegnanti (Atto 205).
Alla base dei nuovi percorsi c'è «l'esigenza di intervenire», visti «i risultati non buoni conseguiti dalla scuola italiana, in occasione di ricerche nazionali e internazionali, per le conoscenze disciplinari, in particolare linguistiche e di scienze matematiche, fisiche e naturali». Occorre, quindi, «puntare ad un rafforzamento delle conoscenze disciplinari e allo sviluppo di capacità didattiche, psico-pedagogiche, organizzative, relazionali e comunicative, affinché l’insegnante sia capace di orientarsi a seconda delle diverse fasce di età degli studenti e possa individuare le modalità educative adatte a promuovere il successo scolastico».
Al posto delle vecchi SSIS quindi ci saranno percorsi a numero programmato, dietro il superamento di una prova. Il numero dei posti annualmente disponibili è determinato sulla base della programmazione del fabbisogno di personale docente nelle scuole statali maggiorato nel limite del 30% in relazione al fabbisogno dell’intero sistema nazionale di istruzione (costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie).
(...)
Un capitolo ad hoc, l'articolo 13, è dedicato alla specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni disabili.
In attesa della istituzione di specifiche classi di abilitazione, tale specializzazione si consegue solo presso le università, con la partecipazione a un corso di durata almeno annuale, a numero programmato, che deve comprendere almeno 300 ore di tirocinio. Possono partecipare solo gli insegnanti abilitati. A conclusione, si sostiene un esame finale che consente l’iscrizione negli elenchi per il sostegno.
Il testo è all'esame della VII Commissione della Camera, dove la relatrice Valentina Aprea ha svolta la relazione di presentazione (leggi qui, all'allegato 2).
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