È nato a Torino, nella Biblioteca universitaria Gioele Solari, il primo «dito bionico» italiano, un sofisticato e delicato macchinario capace di girare le pagine dei libri con due «dita» senza toccare (e quindi rovinare) la carta, per poi digitalizzarne il contenuto. Entro il 2013 scannerizzerà e digitalizzerà oltre 5.000 libri, tra i quali testi preziosi antichi e «a rischio».
Il «dito bionico» ha già riprodotto la collezione della rivista «Sisifo» e sta lavorando a pieno ritmo per creare entro due anni una grande biblioteca digitale su società, economia e cultura del Piemonte.
La macchina scatta la foto della pagina e con un processo informatico complesso la traduce in file leggibili da un pc per poi custodire il tutto grazie a una memoria di 15 terabyte. Lo scanner è stato realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo nell’ambito del progetto del consorzio Bess che coinvolge 17 biblioteche del Piemonte.
(fonte: http://www.lastampa.it/)
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