I problemi riscontrati nel mettere in pratica le politiche di acccessibilità alle tecnologie ITC sono comuni a tutta l’Europa, secondo i primi dati di un’indagine sulle politiche di 30 nazioni (i Paesi dell’Unione Europea, più la Norvegia, l’Islanda e la Svizzera), secondo quanto appreso dal Notiziario Internazionale sull’Accessibilità.
Secondo una ricerca effettuata nel mese di giugno per il progetto “i-access?, finanziato dall’Unione Europea e relativo all’accesso alle informazioni elettroniche e all’istruzione per l’intera durata della vita (http://www.european-agency.org/agency-projects/i-access ), i problemi riscontrati comprendono la creazione di contenuti accessibili, l’ottemperanza agli standard, i problemi relativi alla fornitura di sistemi accessibili e la mancanza di consapevolezza e di comprensione.
Questo progetto viene svolto dall’Ente Europeo per lo Sviluppo dell’Istruzione in presenza di Esigenze Particolari (European Agency for Development in Special Needs Education), con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dei problemi riguardanti la fornitura di informazioni accessibili per l’istruzione per l’intera durata della vita. Anche se alcuni intervistati hanno risposto all’indagine affermando che le loro organizzazioni forniscono guide di stile per la creazione dei contenuti, soltanto la metà circa degli intervistati prendono in considerazione gli aspetti relativi all’accessibilità, ad esempio cercando di comprendere in che modo i loro programmi potrebbero interagire con gli screen reader.
“Si calcola che nell’Unione Europea vi siano circa 80 milioni di persone affette da disabilità di vario genere e di grado diverso e, man mano che l’età aumenta, aumenta la percentuale delle persone disabili?; ecco ciò che John Galloway, un consulente che lavora nel settore della diffusione delle scoperte nel settore dell’accesso alle tecnologie, ha dichiarato questa settimana al Notiziario Internazionale sull’Accessibilità. “Non esiste nessuna soluzione al problema di fare in modo che qualsiasi informazione in formato elettronico, si tratti di una pagina web, di un messaggio di testo, di un documento sullo schermo o di un filmato informativo, sia ugualmente disponibile a tutti?, ha affermato Galloway.
“Per ogni Paese, dobbiamo scoprire quali sono le politiche previste e in che modo esse vengono messe in pratica, quali differenze e quali analogie esistono. Le lezioni apprese in tutta Europa verranno assemblate in maniera tale da permettere a chiunque di condividerle, ed è soltanto in questo modo che potremo affrontare questo difficile problema?.
Tutti i dettagli relativi a questa ricerca ed il testo di una relazione di una conferenza a progetto co-finanziata dal Ministero Danese per l’Istruzione, tenutasi a Copenhagen in giugno, verranno pubblicati a breve termine, mentre le raccomandazioni finali di questo progetto verranno rese note la prossima estate, ha affermato Galloway.
- I commenti su questo articolo sono oggi reperibili sul Notiziario Internazionale sull’Accessibilità Dal Vivo:
consultare il sito: http://www.headstar.com/eablive/?p=641
(fonte: Notiziario internazionale sull'accessibilita' - novembre 2011)
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