Il servizio taxi abbatte le barriere comunicative per i non udenti. Da oggi infatti, per loro ma anche per tutti i cittadini e i turisti del capoluogo veneziano e dei dintorni, sarà possibile prenotare la corsa con un Sms.
Un primato in Italia e forse anche in Europa, come ha spiegato Paolo Zabeo, segretario della CGIA di Mestre, durante la conferenza stampa di ieri per la presentazione del nuovo servizio.
Una corsa allo sviluppo tecnologico e alla riduzione dei disagi per i diversamente abili che il Consorzio radiotaxi Veneto aveva già iniziato a Verona due anni fa e passata per Padova, Rovigo e Vicenza. Oggi parte a Venezia e Treviso.
Per prenotare il taxi sarà sufficiente scrivere il nome della città seguito da quello della via e il numero civico e inviare l'Sms al numero 338 84 42 000. In pochi secondi arriverà la risposta con il codice del taxi e il tempo di attesa. Se ci sono particolari richieste o segnalazioni, come la presenza di un animale, basterà aggiungerle al testo del messaggio.
«A Verona è utilizzato da persone diversamente abili ma anche da chiunque voglia semplicemente ridurre i tempi di attesa al telefono - ha spiegato Sandro Nordio, presidente di Radiotaxi Veneto e promotore dell'iniziativa -Spesso arrivano prenotazioni attraverso questo sistema dai giovani che devono rientrare a casa al sabato sera».
Ma grande orgoglio per il consorzio è il fatto che questo servizio sarà di grande aiuto per i non udenti, che da sempre lamentano la presenza di barriere nello svolgimento di queste semplici azioni.
Soddisfatto infatti Gianfranco Ruzzene, presidente della sezione regionale dell'Ente Nazionale Sordomuti, presente alla conferenza.
«Sono sorpreso e molto contento - ha commentato Ruzzene - Noi sordomuti dobbiamo essere autonomi e comunicare: dopo l'sms a Polizia e Vigili del Fuoco, questo è un altro ottimo passo».
Il prossimo impegno di Radiotaxi Veneto sarà quello di permettere ai clienti di pagare le corse attraverso la Sim Card, utilizzando il credito telefonico. (M.Fus.)
(fonte: Press-In anno III / n. 3325 - Il Gazzettino del 23-12-2011)
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