È sempre pronto al passo successivo: lo provano il contagioso entusiasmo e la smania di fare che traspaiono prepotentemente dai suoi racconti. Dal modo in cui ricorda le conquiste già fatte, ma soprattutto dal trasporto con cui preannuncia quello che ancora ha da fare.
Perché a soli 17 anni Vincenzo Rubano, lo studente cieco dell'Istituto tecnico commerciale «Costa» di Lecce, noto alle cronache anche per aver denunciato l'inaccessibilità del sito dell'Istat ai non vedenti, ha un invidiabile piglio da caterpillar. E deciso annuncia: «Sono solo all'inizio della mia battaglia contro le discriminazioni». Vincenzo, perché hai deciso di indagare proprio sull'inaccessibilità dei siti Internet? «Studio da programmatore informatico, e come tanti miei coetanei sono spesso on line, perciò l'inaccessibilità è un problema che vivo quotidianamente. Così lo scorso anno ho lanciato il sondaggio "M'illumino di meno ma ci vedo di più" con lo scopo di raccogliere informazioni sullo stato dell'arte dei siti inaccessibili in Italia. È stato un grande successo, mi sono arrivate tante segnalazioni. Dunque ho pensato a www.titengodocchio.it, un portale per denunciare e recensire siti impraticabili per i ciechi e inserirli in una lista nera. È il mio modo per sensibilizzare e attirare attenzione sul tema». E a che punto siamo in Italia con l'accessibilità del web ai ciechi? «La verità è che ancora non ci siamo. Sono troppi i siti preclusi ai non vedenti. E le difficoltà per noi si moltiplicano adesso con le applicazioni per smartphone e tablet: il futuro della navigazione on line passerà attraverso questi software che aumentano sempre di più, ma che per noi non sempre funzionano. Perciò sono ancora più determinato a continuare con le mie denunce».
- continua la lettura su http://pressin.comune.venezia.it/
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento