Il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca ha firmato un accordo con la Microsoft, per recepire una delle priorità dettate dal documento La Buona Scuola, cioè "il miglioramento dell'offerta formativa attraverso l'innovazione".
L'accordo però non piace al mondo italiano del software libero. Ne parla Repubblica.
Secondo tale accordo il Miur deve sponsorizzare ogni attività organizzata nell'ambito del programma attraverso Protocolli in Rete, il portale online dedicato ai patti stipulati tra le scuole e le fondazioni private. In cambio, la Microsoft ha il compito di preparare dei corsi di formazione per dirigenti scolastici, insegnanti e studenti, gratuiti,senza alcun tipo di esclusività ("la clausola di adesione prevista dal Protocollo consente ad altri operatori di aderirvi con le stesse finalità") senza obbligo nell'adozione successiva di determinati software.
Secondo l'articolo 68 del codice dell'amministrazione digitale che impone le regole da seguire per l'acquisizione di software da parte della PA, la prima scelta deve ricadere d'obbligo sui sistemi operativi open source, o sulle soluzioni di riuso; solo se si motiva l'impossibilità di adottarli, si può comprare altro, tenendo conto di una serie di spese tra cui: costo delle licenze, aggiornamento e formazione dei dipendenti.
- continua la lettura su http://www.orizzontescuola.it/node/53382
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