«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

martedì 5 maggio 2015

Roma. Accesso ad Internet come diritto sociale, art. 34-bis

Il diritto di accesso ad Internet è una rivoluzione sociale e culturale prima che giuridica ed economica Internet non è solo libertà di espressione. Internet è un luogo pubblico di esercizio dei diritti ma anche una nuova dimensione economica.
Il riconoscimento dell'art. 34-bis mira a garantire l'effettività della connessione al fine di permettere l'espansione della personalità umana, la tutela e l'evoluzione di ogni attività e di tutti i diritti, bilancinadoli con esigenze economiche come l'attività d'impresa, il lavoro, la creazione tanto della domanda quanto dell'offerta di servizi, la tutela della concorrenza.
Il ritardo italiano in materia di digitale non è solo infrastrutturale (digital divide) ma anche culturale (analfabetismo informatico). E' per questo che l'art. 34-bis si muove lungo due direttrici: realizzare e implementare le infrastrutture di connessione alla Rete; investire in formazione, informazione e istruzione a tutti i livelli per diffondere la cultura digitale. Ogni mezzo tecnologico infatti, deve essere accompagnato dalla consapevolezza e conoscenza dello stesso.
Art. 34-bis è il primo disegno di legge Costituzionale realizzato da giovani e open source, che fa propri i valori della condivisione e del #FareRete. Valori questi fondamentali e basilari non solo per Internet ma anche per la democrazia.
Tavola Rotonda: Art. 34-bis, accesso ad Internet come diritto sociale
Venerdì 8 maggio 2015 – ore 9:00
Sala della Regina, Camera dei Deputati.
Tutte le informazioni sono disponibili sull'evento Facebook: https://www.facebook.com/events/678615415601475/
Per partecipare, inviare una mail con Nome e Cognome all'indirizzo: info@culturademocratica.org

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