«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

giovedì 21 gennaio 2016

Perché le proposte di legge contro il cyberbullismo sono inutili e dannose

Dire che è colpa di internet e dei social network e sequestrare smartphone e computer vuol dire non avere capito il problema. Il bullismo si combatte con educazione e cultura, non aggiungendo nuove norme ad altre già esistenti
Tra le tante malattie delle quali soffre il nostro paese quella della superfetazione normativa è senz’altro endemica. Ogni volta che un nuovo fenomeno, un problema insorgente o – più spesso – la nuova faccia di un vecchio problema iniziano a manifestarsi, la prima reazione è sempre quella di correre ai ripari con un disegno di legge, una normativa o almeno un decreto, che non si nega a nessuno.
Tuttavia raramente cavalcare la strada normativa (soprattutto se non supportata da altri interventi) rappresenta una reale soluzione. A volte è utile. Spesso è un modo un po’ cialtrone per sperare di risolvere con semplicità problemi complessi, talvolta è un sistema subdolo per lavarsi la coscienza e nel contempo garantirsi qualche titolo di giornale.
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