«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

lunedì 1 maggio 2017

Padova. Se la scuola diventa fattoria, azienda e b&b (e ottiene i fondi UE)

Non si potrà più parlare di braccia destinate all'agricoltura. Almeno a Padova dove una scuola ha deciso di convertirsi a fattoria didattica.
Il progetto «Nella vecchia fattoria» è infatti destinato a trasformare la scuola agraria San Benedetto da Norcia di via Cave in una vera e propria azienda agricola per valorizzare gli studenti problematici o disabili e coinvolgere gli anziani emarginati che normalmente non hanno a che fare con istituti scolastici. Il novello «zio Tobia» è il vicepreside Sergio Celli, che punta a trasformare il giardino botanico dell'istituto (condiviso con il Duca degli Abruzzi) in un laboratorio di antichi mestieri all'aria aperta. Tra salti mortali e soluzioni creative, insomma, ecco il caso di una scuola che sopperisce alla carenza cronica dei finanziamenti statali indossando un nuovo abito. Il progetto ha iniziato a prendere corpo con la richiesta alla Regione di iscriversi all'albo delle fattorie didattiche. Così facendo, la scuola potrà accedere ai fondi europei, ricevere immobili e terreni confiscati alle mafie e vendere prodotti a km zero realizzati dagli studenti. La seconda fase del progetto prevede inoltre un caleidoscopio di attività che coinvolgeranno i 1400 studenti delle due scuole, tra cui una settantina di disabili e 29 insegnanti di sostegno. Alcune iniziative sono già partite: il corso di apicoltura ha richiamato venti studenti, dieci dipendenti e trenta residenti della zona e gli orti sociali sono già pronti per l'assegnazione agli anziani disagiati segnalati dal Comune. Poi c'è il tomografo, uno strumento che consente di individuare le cavità interne e il legno alterato degli alberi per decidere se intervenire con un abbattimento o una semplice potatura. «Finora gli studenti l'hanno utilizzato su richiesta degli stabilimenti di Abano e Montegrotto e del liceo artistico Modigliani», spiega Celli. Nell'elenco della «vecchia fattoria» ci sono anche un corsi di caseificazione, informatica, logistica, panificazione, floricultura e nordic walking. «Non c'è solo la didattica frontale commenta Celli -. ma anche attività alternative rivolte ai ragazzi che fanno fatica a seguire le lezioni e diventano elementi di disturbo per il resto della classe». La terza fase riguarda la vecchia casa colonica del parco. L'ipotesi è di trasformarla in un B&B gestito da studenti disabili.
Domenica 7 e 14 maggio, intanto, la scuola apre le porte al pubblico dalle 9,30 alle 18,30 con giochi, degustazioni e visite guidate. 
di Alessandro Macciò
Fonte: Press-In anno IX / n. 1227 - Corriere del Veneto del 30-04-2017

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