Il dibattito in corso da alcuni anni su come rendere le lingue più inclusive e meno legate al predominio del genere maschile ha occupato anche quest’anno parte delle discussioni ed è finito sui giornali.
Se ne è parlato molto in Germania, e sono cambiate addirittura le parole della messa cattolica. In Italia si è discusso di asterischi e di schwa. La buona notizia anche per i movimenti femministi oggi intersezionali (che hanno cioè a che fare con varie lotte e soggettività, sebbene le questioni delle donne con disabilità dovranno trovare spazi ben più ampi) è che la Treccani ha inserito il termine “abilismo” nei neologismi del 2020: l’abilismo è l’atteggiamento discriminatorio nei confronti delle persone con disabilità.
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