Si inizia il 2013 con il numero intitolato "Semplicemente", sul tema dell'accessibilità, nel senso più ampio del termine.
In questo caso, accessibilità alla comprensione dei testi, con una forma di comunicazione semplificata, il che non significa poco curata, anzi. Si tratta di comunicare con un metodo "controllato", ponendosi la domanda di chi sia il destinatario cui ci rivolgiamo, il suo grado di cultura, le sue difficoltà di comprensione. "Dare la possibilità a tutte le persone di capire e interpretare il mondo che le circonda è un diritto da assicurare – scrive Nicola Rabbi, curatore della monografia –; questo diritto è la motivazione che ci ha spinto a scrivere questa indagine". E non stiamo parlando solo di persone con deficit intellettivi, ma di un numero ben maggiore di individui, come gli immigrati che non conoscono la lingua, gli anziani che hanno maggiore difficoltà di comprensione del mondo che li circonda, i giovani usciti precocemente dai circuiti scolastici. Per essere tutti cittadini consapevoli e partecipi della comunità.
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