Davide Santacolomba (https://www.davidesantacolomba.com/) è sordo da quando aveva 8 anni. A 14 anni entrava in conservatorio per studiare pianoforte: ora è un pianista professionista e insegna in conservatorio.
Il suo percorso è interessante sotto il profilo dell’ascolto sordo e della tecnica per strutturare una pratica musicale anche in presenza di deficit uditivi: l’artista racconta di come, all’epoca degli studi musicali, il suo modo di affrontare un brano al pianoforte sfruttasse il residuo uditivo (riusciva, infatti, a sentire le frequenze gravi) per cui iniziava studiando nel registro grave e solo successivamente con le note scritte nello spartito “immaginando” il suono per come lo aveva sentito in precedenza. Inoltre, Santacolomba studiava immediatamente a memoria il brano per poter sfruttare il lato visivo dell’ascolto (ad esempio, usando la memoria cinetica per i salti e la posizione delle mani). Per quanto concerne la dinamica, racconta di essere stato aiutato dalla memoria muscolare e dalla sensazione fisica del suo corpo mentre eseguiva il piano o il forte. A 27 anni il pianista si è sottoposto all’intervento per l’impianto cocleare: anche in questo caso è interessante la sua testimonianza, perché permette di capire come sente la musica una persona con impianto, evitando, quindi, di generalizzare nell’affrontare un percorso musicale con un alunno impiantato.
Al link https://ruggeropo.it/davide-santacolomba-la-sfida-del-musicista-sordo/ è possibile ascoltare l’interessante intervista sul metodo di studio del musicista
(fonte: Pagina FB Ebisu ride - pratica musicale e deficit uditivi)
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