Sadagari (Sasha De Maria) traccia l’epica del percorso di scoperta, accettazione e diagnosi del suo autismo, lo fa nel suo primo libro attraverso lo strumento narrativo della graphic novel, tutta in bianco e nero, nel rigore arcaico dell’estetica ASCII, che, nel furore dell’A.I. generativa, corrisponde quasi a una scelta ascetica, un riesumare il linguaggio primordiale che precede ogni nostra evoluzione digitale, per segnalare l’indicibile.
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