«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

venerdì 3 ottobre 2025

Cisterna di Latina. Intitolazione a Mario Mazzeo delle Scuole di Borgo Flora (LT)

Locandina dell'evento

9 ottobre 2025 

GIORNATA DELL’INTITOLAZIONE

a MARIO MAZZEO - Educatore

Scuole di Borgo Flora 

  • ore 10:30 

Scoprimento del pannello commemorativo 

  • ore 16:00

Incontro sulla figura e l’opera di MARIO MAZZEO 

Auditorium “Damiano Malvi”

Apertura dei lavori e saluti della Dirigente Scolastica Nunzia Malizia e del Sindaco Valentino Montini 

Moderatore: Adolfo Gente 

  • "Chi va con lo zoppo può imparare a camminare" 

Ersilia Bosco, Psicologa clinica e psicoterapeuta, Presidente “Suoni e immagini per vivere ETS”

  • “Ritratto di un cieco civile” 

Marco Mazzeo, Professore Associato di Filosofia del linguaggio presso l’Università Statale di Roma “La Sapienza”

  • “Io sono un insegnante specializzato, non Dio onnipotente” (slide)

Iacopo Balocco, Docente dell’Istituto Statale "Augusto Romagnoli" di specializzazione per gli educatori dei minorati della vista di Roma  

Eventuali interventi e testimonianze 

Nel corso della giornata si esibiranno il Coro “Claudia Pascale” e l’Orchestra dei Corsi a Indirizzo Musicale dell’I.C. Dante Monda - Alfonso Volpi 

Ingresso libero 

Una breve presentazione

Mario Mazzeo (6 agosto 1945 - 1 marzo 2001), pedagogista e psicologo, ha dedicato la propria esistenza ai ragazzi con disabilità. Ipovedente dalla nascita, cieco civile dall’età di vent’anni, Mario si è dedicato non solo ai bambini ciechi e alle loro famiglie, ma si è interessato con passione alle più complesse realtà pedagogiche. Da Pantelleria a Trieste, da Mondragone (CE) a Pescara, passando anche per le province di Latina (Aprilia, Cisterna, Latina, Sezze romano ecc.) e di Roma, ha curato con competenza la vita educativa di ragazzi con disabilità gravi, non di rado colpiti da pluriminorazioni sensomotorie. 

Nato a Spoleto (PG), dove il padre, militare di carriera, prestava temporaneamente servizio all’indomani delle traversie legate alla Seconda guerra mondiale, Mario trascorre una parte decisiva della vita a Cisterna di Latina, paese di cui era originaria la madre e in cui seguitava a vivere la famiglia della stessa. Qui, trasferito il padre a Roma, Mario risiede con i suoi familiari dal primo settembre 1949 e vi resta fino ai primi anni Sessanta, periodo in cui frequenta le locali scuole elementari e medie. Nonostante la grave minorazione visiva, partecipa a numerose attività socioculturali vincendo il premio Veritas per la conoscenza biblico-religiosa. Mario s’immerge nella realtà cisternese con vivacità e interesse, stringendo relazioni con i ragazzi più diversi: sia quelli che frequentano la parrocchia che gli appartenenti alla cosiddetta “Cisterna Vecchia”. Anche negli scritti maturi, torna più volte l’importanza di queste prime esperienze di socializzazione. La vita in piccole bande di strada, l’inclusione effettiva in gruppi giovanili magari ruvidi ma di fatto equi, ha fornito a Mario un riferimento costante per un’attività educativa che lo porterà a tornare più volte a Cisterna nelle vesti di educatore: è nel pericolo che s’annida la salvezza perché, riprendendo un’espressione usata più volte da Mario Mazzeo, “proprio nell’umano che inaspettatamente si mostra tale brilla la luce intermittente di un dio”. Assolto all’obbligo scolastico e a seguito dell’aggravarsi dei problemi visivi, la famiglia si trasferisce anche come abitazione a Roma per facilitare a Mario la frequenza delle scuole secondarie superiori ancora non funzionanti a Cisterna. Le sue linee di intervento, originali ed efficaci, hanno preso forma all’interno di un solido paradigma teorico. Dal punto di vista pedagogico (nel 1970 consegue la laurea in Pedagogia presso la facoltà di Magistero dell’Università “La Sapienza” di Roma), la sua azione ha offerto uno sguardo d’insieme sulle specificità del singolo quadro educativo grazie a una padronanza non consueta tanto della psicologia dello sviluppo di Jean Piaget che dell’antropologia pulsionale di Sigmund Freud. Una delle specificità pedagogiche di Mario Mazzeo è sicuramente legata alla capacità di inserirsi con delicata determinazione nel fragile equilibrio che lega scuola, alunno e famiglia. Lì dove spesso s’annidano cortocircuiti e paradossi, Mario trova la chiave per migliorare la condizione esistenziale di ragazzi considerati irrecuperabili o addirittura inquietanti. Questa capacità è stata rafforzata da una sicura formazione psicologica che lo porta, nel 1985, al conseguimento della seconda laurea (in Psicologia) presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Prima la formazione presso l’“Augusto Romagnoli” di Roma (1965-1966) e poi l’assunzione in ruolo nel medesimo istituto per ciechi (1970), gli hanno offerto la possibilità di entrare in relazione con una delle correnti più importanti della pedagogia speciale italiana. Lavorando come insegnante elementare con bambini ciechi e pluriminorati, Mazzeo si è confrontato con un pioniere della tiflologia, Augusto Romagnoli per l’appunto, attraverso la collaborazione constante con uno dei suoi allievi, il preside Enrico Ceppi. Convinto fautore dell’integrazione scolastica, Mario partecipa al movimento di ricerca e di opinione che richiede il superamento delle scuole speciali. È protagonista di un continuo processo di formazione e autoformazione che lo porta a insegnare nei corsi polivalenti per coloro che approcciano per la prima volta il ruolo di docente di sostegno, spendendosi ogni anno in decine di interventi educativi nelle scuole della penisola. Nel quadro di questa sua attività, nel 1989-91, ha insegnato nel primo Corso di Specializzazione Polivalente organizzato dal Provveditorato agli Studi di Latina per i docenti in servizio nelle locali scuole statali di ogni ordine e grado. Il suo lavoro sul campo è documentato da decine di scritti pubblicati in riviste del settore («Tiflologia per l’integrazione», «Il Gennariello», le più diverse iniziative editoriali legate all’unione italiana dei ciechi e ipovedenti), dalla partecipazione come relatore a convegni nazionali e internazionali, da monografie.

  • Il bambino non vedente dalla scuola materna alla scuola elementare

Ceppi E., Bonaccorso A., Gioberti R., De Vita F., Mazzeo M., Natoli I., Sassi M.L.

Effelle Editrice, Roma, 1986

  • Il bambino cieco. Introduzione allo sviluppo cognitivo

di Mario Mazzeo, Anicia, 1988

https://shop.prociechi.it/prodotto/il-bambino-cieco-introduzione-allo-sviluppo-cognitivo/

  • Orizzonti della cecità. Piacere di esistere, confronto con il limite, integrazione scolastica

di Mario Mazzeo, Erickson, 2023

https://www.erickson.it/it/orizzonti-della-cecita

Un profilo biografico-intellettuale di Mario Mazzeo

di Ersilia Bosco

Audio

  • Immagini per vivere

Il sito intende raccogliere e mettere a disposizione quello che Mario Mazzeo ha scritto, detto, insegnato in tanti anni di lavoro appassionato e di solare impegno.

A disposizione di tutti coloro che sono attratti dalle differenze e sentono che i limiti possono divenire argini in cui il fiume comunque trascorre portando fresco nutrimento, inaspettate possibilità e insospettata bellezza.

https://www.mariomazzeoimmaginipervivere.it/

  • Articoli

Verso una cultura dell'integrazione sociale per i minorati della vista

di Mario Mazzeo

in "L'integrazione scolastica e sociale dei bambini minorati della vista", AAVV, UTET, 1990, pp 34-60

Verso una coscienza sociale della minorazione visiva

di Mario Mazzeo

in "Tiflologia per l’Integrazione", I, 0 (1990), pp 6-11

in "Tiflologia per l’Integrazione", Anno XXXIV,  1 / 2024, pp 117-126

https://www.morcelliana.net/riviste/tiflologia-per-l-integrazione


ISTITUTO COMPRENSIVO “Dante Monda - Alfonso Volpi” 

Cisterna di Latina (LT) 

Sede Centrale Via G. Oberdan, snc - Tel. 06-9699160 

email: ltic838007@istruzione.it -pec: ltic838007@pec.istruzione.it

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