«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

domenica 19 aprile 2009

PLAY STATION senza barriere

PISA. Un'esigenza reale che arriva dalla vita reale e che è entrata fin dentro i laboratori dell'Università di Pisa. Il progetto «Giocare tutti insieme con la PlayStation» realizzato dai professori Luca Fanucci, Roberto Roncella e Fabrizio Iacopetti, è nato da una sollecitazione della società civile: la mancanza, segnalata dall'Aias, l'Associazione italiana assistenza agli spastici, di giochi utilizzabili anche da persone con disabilità.
Una sfida che la squadra dell'Ateneo ha accettato facendo prima una ricerca di mercato in modo da individuare il gioco più «popolare» e «trasversale» rispetto all'età degli appassionati. Da qui alla Play Station è stato un soffio. «IL CONCETTO di fondo spiega Luca Fanucci, professore associato presso il dipartimento di Ingegneria dell' informazione è che il gioco è un validissimo strumento di emulazione e inclusione sociale. E' da qui che siamo partiti per realizzare una soluzione tecnologica che favorisse l'utilizzo dei videogiochi da parte delle persone con disabilità motoria agli arti superiori o con difficoltà cognitive». Si tratta, in pratica, di un joypad particolare rivolto alle persone che non riescono ad utilizzare il joypad tradizionale. Un dispositivo già utilizzato con successo da alcuni giovani con disabilità motoria ma soprattutto già arrivato in commercio grazie a Ideability, azienda spin-off dell'Università di Pisa (http://www.ideability.it ).
(fonte: Press-IN anno I / n. 802 - La Nazione del 18-04-2009)
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Press-IN è un'iniziativa del
Progetto Lettura Agevolata del Comune di Venezia.

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