«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

mercoledì 9 giugno 2010

La bolletta telefonica dei disabili: con Iva agevolata oppure no?

La nostra normativa prevede alcune agevolazioni fiscali sugli ausili e sui sussidi tecnici e informatici, benefici che consentono alle persone con disabilità di risparmiare sull’Iva al momento dell’acquisto e di detrarne la spesa al momento della presentazione della denuncia dei redditi.
Fino al 1996 questi benefici erano riconosciuti solo sugli ausili, cioè su prodotti univocamente destinati ad compensare una menomazione o una disabilità. La svolta avviene appunto nel 1996 con la presentazione di un decreto legge, convertito l’anno successivo dalla Legge 30/1997: quella norma individua altri prodotti le cui caratteristiche non risiedono strettamente nelle loro tipologie costruttive, quanto nella loro potenziale finalizzazione e cioè facilitare l’autosufficienza e le possibilità di integrazione delle persone con disabilità. Il Legislatore li indica con la generica definizione di sussidi tecnici ed informatici.
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A mettere la parola fine alle interpretazioni più largheggianti, è giunta, il 27 maggio 2010, la Risoluzione n. 43 dell’Agenzia delle entrate, che esclude chiaramente che si possa applicare l’Iva agevolata ai servizi telefonici e flat. Nelle motivazioni a supporto della sua interpretazione, l’Agenzia cita la Direttiva 2006/112/CE del Consiglio d’Europa del 28 novembre 2006 relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto.
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