Un sogno che si è quasi avverato e che proseguirà. Perché Veronica Cei, studentessa modello di Psicologia non si accontenterà della laurea triennale. Intende proseguire il corso di studi fino a conseguire la specialistica e poi una seconda laurea. Anche se è una non vedente e fino a pochi anni fa lo studio sarebbe stata un'opportunità presclusa per chi accusa una disabilità visiva.
"Giova all'università avere degli studenti diversamente abili tra i più bravi - ha ricordato il rettore. E' la nostra massima soddisfazione e quando si vede la buona volontà, anche il corpo docente si prodiga per aiutare lo studente a raggiungere buon i risultati". Ma se ci sono anche degli strumenti elettronici, tutto risulta più facile. E quelli sono stati donati dal Leo Club attraverso il progetto "UniLeo4light" nato nel 2009 che ha permesso di dotare l'ateneo pavese di ingranditori portatili, strumenti per la lettura di testi stampati e scanner per la riproduzione dei libri. "Grazie agli strumenti vocali - ha detto Veronica - ho potuto entrare in contatto con i docenti e sostenere gli esami. Potrò continuare a studiare". «È UN PROGETTO creato da giovani, per i giovani - ha aggiunto Mauro Imbrenda, presidente nazionale eletto del Leo club Italia -. Un'iniziativa che vuole dare un futuro ai ragazzi con disabilità, consentendo loro di acquisire una professionalità». La nuova strumentazione è andata ad arricchire il Centro Saisd per l'assistenza e l'integrazione delle persone disabili che da dieci anni si trova all'interno del Palazzo del Maino. Solo nel 2009, la struttura ha assistito mediamente 80 studenti alla settimana e ha realizzato 710 interventi specifici. Tra coloro che hanno usufruito delle opportunità del centro ci sono ragazzi con disabilità motorie, sensoriali e di altro tipo. "Il servizio disponeva già di una serie di ausili tecnologici ed informatici come registratori digitali, lettore ottico, sintetizzatore vocale, stampante braille - ha spiegato il rettore Stella - . Il progetto UniLeo4light consentirà al centro interventi più efficaci per il superamento degli esami e l'uso specifico di mezzi tecnici da parte degli studenti non vedenti ed ipovedenti". Le attrezzature andranno a particolare beneficio di 14 ragazzi con disabilità visiva e 20 affetti da dislessia. "Ci siamo interessati anche a chi presenta questa malattia - ha concluso Imbrenda - per aiutarli nel loro percorso di studi, spesso irto di difficoltà".
di Manuela Marziani
(fonte: Press-IN anno II / n. 1618 - Il Giorno del 17-06-2010)
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Press-IN è un'iniziativa del
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