«Sono Andrea. Verona. Via Torricelli. Rapinato». Un breve messaggio che abbatte nuove barriere. Da ieri, anche Andrea, avrà l'opportunità di avvisare il 113 in caso di pericolo e di essere soccorso in tempi brevi.
Andrea (il nome è di fantasia) è uno dei seicento sordomuti che vivono in provincia di Verona. Persone che, fino a ieri, erano in grande difficoltà nell'avvisare un operatore in caso di pericolo o necessità. Grazie a un software elettronico basato su sms, anche i cittadini audiolesi avranno l'opportunità di chiamare il 113. Il progetto è stato presentato ieri mattina in questura alla presenza del questore Vincenzo Stingone, dei rappresentanti di Provincia, Comune e Prefettura e del presidente provinciale dell'Ente nazionale sordi, Tino Boaretti. «È un progetto ambizioso e il Veneto è la prima regione italiana ad averlo attuato in tutte le province - ha detto il questore -. La polizia si conferma sempre più al fianco delle fasce più deboli». Entusiasta il presidente Boaretti: «Oggi anche noi sordomuti abbiamo le stesse possibilità della gente comune - ha commentato -. Con un semplice sms avremo l'opportunità di farci capire e, soprattutto, di essere soccorsi». Tutte le persone audiolese interessate potranno rivolgersi alla sede dell'ente in piazzetta Sant'Eufemia per chiedere informazioni e iscriversi al servizio. «Tutti gli iscritti saranno registrati nel nostro database per consentire un intervento ancor più rapido» ha spiegato il dirigente delle volanti, Massimo Scannicchio che ha seguito in prima persona la realizzazione del progetto.
(fonte: Press-IN anno II / n. 1628 - Corriere del Veneto del 18-06-2010)
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