«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

mercoledì 18 marzo 2015

Catania. Il mio amico robot, automi per bimbi autistici

Aiutare i bambini colpiti da autismo impiegando i robot sociali, è l’idea lanciata dall’ azienda etnea Behaviour Labs che si occupa di social robotica.
La start up catanese nasce nel 2012 dai ricercatori informatici Daniele e Marco Lombardo e Giuseppe Pennisi, e prende avvio con l’acquisto del primo robot “NAO” che permette di interagire con l’uomo: è così che si decide di creare un software per le metodologie terapeutiche riabilitative e didattiche destinabili a bambini, ma non solo, affetti da sindromi dello spettro autistico e disturbi generalizzati dello sviluppo.
Attraverso la piattaforma software “RoboMate”, che tramite un pc-tablet istruisce il robot, si possono attuare personalizzate terapie per i bambini autistici; difatti il progetto TREAT, premiato da Working Capital Telecom nel 2013, ha realizzato una nuova terapia per il trattamento dell'autismo, basato proprio sulla piattaforma, ed è stato sviluppato con il supporto del CNR IFC sede di Messina.
“La futura evoluzione è il progetto TRESI, Therapeutic Robot in Experimentale Social Inclusion – chiarisce il ricercatore dott. Daniele Lombardo – che prevede l'utilizzo di un robot umanoide, come mediatore nel processo di inclusione sociale dei bambini autistici”. Il team siciliano Behaviour Labs, che ha già venduto tre esemplari di Zeno al Centro nazionale di ricerca di Lecce e un quarto esemplare a una Onlus di Bari, con questa idea si è classificato al terzo posto su duecento partecipanti al Premio Scintille del Consiglio nazionale degli ingegneri d’Italia, ed è attualmente partner dell’ azienda statunitense RoboKind di Dallas, leader nella fabbricazione di automi con espressioni facciali.
di Rocco Angelico
(fonte: Press-In anno VII / n. 690 - Quotidiano di Sicilia del 18-03-2015)

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