«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

giovedì 23 aprile 2009

Tecnologia e cultura, ''strumenti per costuire integrazione''

''Senza spettacolarizzare i singoli casi, come è successo con Pistorius, e senza costuire binari paralleli o corsie riservate'': parla Matteo Schianci, autore del libro ''La Terza nazione del mondo. I disabili tra pregiudizio e realtà''.
BOLOGNA - "La tecnologia, la cultura e lo sport come strumenti per costuire l'integrazione quando si parla di disabilità. Senza spettacolarizzare i singoli casi, come è successo con Oscar Pistorius, e senza costuire binari paralleli o corsie riservate”. La pensa così Matteo Schianchi, ricercatore storico e traduttore di saggi, nonché ex atleta della nazionale paralimpica di nuoto, autore del libro “La Terza nazione del mondo. I disabili tra pregiudizio e realtà” (edito da Feltrinelli) e intervistato oggi a Bologna dal direttore del Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, Raimondo Lino, di cui Schianchi è anche un paziente. “Un libro innovativo - come lo descrive lo stesso Lino - perché affronta la disabilità nei suoi vari aspetti e sotto vari aspetti (storico, politico, emozionale, relazionale), senza dare risposte certe ma ponendo interrogativi e sottolineando le cose che non funzionano”.
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