Diffuso dal Corriere delle Comunicazioni il documento in oggetto. La cabina di regia si articola in sei gruppi di lavoro (Infrastruttura e sicurezza, e-commerce, e-Gov e Open Data, Alfabetizzazione informatica, Ricerca e innovazione, Smart Communities).
I primi risultati entro il 30 giugno quando verrà completato il documento descrittivo “la strategia italiana per un’Agenda digitale”.
Entrando nel merito del tavolo "Alfabetizzazione Informatica".
Interessanti i dati sulla digital litteracy.
- Il 30% della popolazione europea non ha mai utilizzato internet (Agenda Digitale Europea).
- Il 41,7% delle famiglie italiane non possiede l’accesso ad internet perché non ha le competenze per utilizzarlo (fonte Istat 2011).
- In Italia solo il 26,3% degli utenti internet ha acquistato prodotti e servizi online nel 2011 (fonte Istat).
Ancora più disarmanti questi dati:
- Nelle aule scolastiche si utilizza ancora il 90% di contenuti cartacei per la didattica;
- Solo il 16% degli studenti utilizza a scuola contenuti e strumenti digitali.
Ambiziosi e un po' generici gli obiettivi del gruppo.
1. Estendere il modello della scuola digitale (banda larga per la didattica nelle scuole; cloud per la didattica; trasformare gli ambienti di apprendimento; contenuti digitali e libri di testo /adozioni; formazione degli insegnanti in ambiente di blended e-learning; LIM – e-book; eparticipation…);
2. Affrontare il problema dell’inclusione sociale (diversamente abili, stranieri, minori ristretti, ospedalizzati, anziani…) anche attraverso soluzioni di telelavoro;
3. Incentivare il target femminile all’uso delle ICT;
4. Sicurezza e uso critico e consapevole dei contenuti e dell’infrastruttura della rete;
5. Promuovere l’uso delle ICT nei vari settori professionali, del mondo del lavoro pubblico e privato, per garantire la riqualificazione e la formazione professionale continua;
6. Costruire un quadro normativo abilitante per il fund raising privato per partnership pubblico-privato;
7. Promuovere la standardizzazione dei beni e dei servizi da acquistare favorendo l’utilizzazione dell’e-procurement pubblico;
8. Sostenere attraverso campagne di comunicazione istituzionale l’utilizzo delle tecnologie e la promozione delle conoscenze;
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