«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

domenica 23 marzo 2014

Danze, cordicelle e matematica

Zoltán Paul Dienes, matematico ed educatore di origine ungherese, è famoso per i suoi studi sulla “conoscenza incorporata”, sul ruolo di fisicità, danza, gioco come vie per far entrare allegramente i bambini nel mondo luminoso e severo della matematica.
L’11 gen­naio, a novantasette anni, si è spento serenamente nella sua casa di Wolfville in Nuova Scozia (Canada), mentre eseguivano per lui canzoni popolari ungheresi. Dall’Ungheria Dienes quindicenne migrò a Londra, dove studiò matematica e poi psicologia. In seguito ha insegnato nelle università canadesi, portando in molti paesi (anche in Italia) il suo pensiero e il suo entusiasmo. Ha rinnovato profondamente le buone pratiche educative nel mondo intero. La sua influenza non è seconda a quella di Jean Piaget, Lev Vygotskij e Jerome Bruner.
Carla Ida Salviati ha dato subito la notizia nel sito della Vita scolastica della Giunti. Ai matematici del mondo la dà la newsletter 26 (febbraio/marzo 2014) dell’International commission on mathematical instruction (Icmi). Che dà però anche un’altra notizia. Accanto al Felix Klein award e allo Hans Freudenthal award, l’Icmi istituisce un premio (chair sarà Jeremy Kilpatrick) intitolato a Emma Castelnuovo.
La decisione onora l’intera matematica educativa italiana e allieta i cento anni appena compiuti da Emma. È un dono anche per chi sente il debito di intelligenza verso di lei, verso la mitica cordicella con cui ha insegnato a vedere, toccare, capire la matematica.
(fonte: Tullio De Mauro - Internazionale, numero 1042, 14 marzo 2014)

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