«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

giovedì 2 ottobre 2014

Google vuole la scuola tutta per sé

Come Drive, più di Drive: tra i competitor del cloud computing si è aperta una lotta senza quartiere per tentare di colonizzare tutti gli spazi di lavoro e collaborazione che coinvolgano la tecnologia (di fatto tutti di questi tempi), e Drive for Education è solo un altro tassello della strategia complessiva di Google in questo senso. Servirà a garantire maggiore appeal ai servizi di Mountain View per studenti e docenti.
Il percorso seguito da Google è stato più che evidente in questi mesi: Google Classroom serve a gestire assegni, compiti a casa, dispense, valutare gli elaborati e tutto quanto occorre per creare una soluzione di blended-learning che mescoli lezioni in presenza con più innovative soluzioni per l'apprendimento mediato dalla tecnologia. Drive for Education completa il quadro, garantendo storage illimitato nella nuvola di Big G (non senza la rassicurazione che sarà sempre e comunque tutto cifrato) e le API e gli strumenti utili alla tracciabilità del materiale anche per garantire il rispetto di normative in materia di conservazione.
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