«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

giovedì 2 ottobre 2014

Per essere buona LA SCUOLA deve essere libera

Oggi viviamo l'Era del Digitale, della Tecnologia, dell'Innovazione. Ma anche del loro rispettivo abuso, della sistematica violazione dell'elementare diritto alla privacy perpetrato da chi controlla tali canali, dello sperpero di risorse umane ed economiche attuato in nome di prodotti commerciali spacciati per "progresso".
Proponiamo allora un modello diverso, che sappia cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia ma lo faccia in modo consapevole. Che sia aperto e condiviso, partecipato ed accessibile. Fondato non sugli strumenti, ma sui metodi.
Partiamo dalla scuola di oggi per partire dalla generazione di domani.
Il software libero è caratterizzato dall'essere distribuito con licenze che ne permettono ogni utilizzo desiderato dall'utente, l'analisi, la modifica e la ridistribuzione incondizionata. Ciò implica che gli studenti possono averne una copia - legale! - da utilizzare a casa per lo studio e l'approfondimento. E che possono essere a loro volta studiati e modificati per capirne il funzionamento.
La definizione di contenuti liberi racchiude l'enorme patrimonio culturale multimediale disponibile con licenza libera, che sono dunque riproducibili senza esplicite autorizzazioni, modificabili, personalizzabili, miscelabili e ridistribuibili. Nella categoria ricadono anche svariati libri di testo, scritti collaborativamente da docenti volontari e gratuitamente reperibili online.
- http://laliberascuola.it/

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