«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

martedì 3 febbraio 2015

Eurydice: la durata dell’orario di lezione non incide sui risultati

“Il tempo è la cosa di maggior valore che un uomo può spendere”. Inizia con questa citazione di Teofrasto la nota che l’ultima newsletter della rete europea Eurydice dedica a una questione a lungo e tuttora dibattuta: se esista una correlazione positiva tra l’aumento delle ore di lezione e il miglioramento dei risultati ottenuti dagli studenti.
A questo quesito viene data una risposta sostanzialmente negativa analizzando il caso della matematica. La nota mette a confronto il tempo dedicato in Europa all’insegnamento di questa disciplina nella fascia dell’istruzione obbligatoria, rilevato da Eurydice nell’indagine  Recommended annual taught time in full-time compulsory education (2011) con i risultati in matematica di PISA (Programme for International Student Assessment) edizioni 2009 e 2012.
A dispetto di Teofrasto, dunque, in questo caso la variabile tempo non è “la cosa di maggior valore”: ad incidere di più sui risultati sono altri fattori come la preparazione degli insegnanti, la varietà e l’efficacia delle metodologie utilizzate in classe, l’organizzazione, il prestigio della disciplina. Tutti fattori che sfuggono a un’analisi meramente statistica.
(fonte: http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=35159)

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