«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

sabato 27 giugno 2015

Nasce a Bologna il primo "testamento pedagogico"

Un documento steso dai genitori con il supporto dall’Università di Bologna per garantire ai ragazzi con deficit cognitivi supporti che continuino anche “dopo” la vita dei genitori, assicurando loro le stesse possibilità di sviluppo e di inclusione sociale
Un “testamento pedagogico” depositato in tribunale, un progetto educativo e di vita voluto dalle famiglie di ragazzi con deficit cognitivi perché il “durante loro” continui anche dopo la loro morte. La prima stesura di questo “testamento” – unico in Italia nel suo genere – sarà opera delle famiglie coinvolte, supportate dall’équipe di Pedagogia speciale dell’Università di Bologna guidata dal professor Nicola Cuomo. Questo il fondamentale elemento di novità rispetto alla legge 6 del 9 gennaio 2004 che istituisce la figura dell’amministratore di sostegno: grazie al testamento pedagogico, questa figura non agirà secondo azioni meramente burocratiche ed economiche, ma acquisirà il compito fondamentale di assicurare alle persone con deficit uno sviluppo cognitivo e affettivo permanente. La persona con deficit sarà così in grado di portare avanti quel percorso di maturazione e potenziamento delle proprie facoltà cognitive e intenzionali – cominciato in presenza dei genitori – grazie al supporto di un amministratore di sostegno adeguatamente formato e permanentemente tutorato da un’équipe scientifica.
Il testamento pedagogico sarà presentato – e steso, insieme con i genitori coinvolti – sabato 27 giugno dalle 9 nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze della Formazione di Bologna.
(fonte: Press-In anno VII / n. 1488 - L'Agenzia di Redattore Sociale del 26-06-2015)

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