Garantire alle persone con disabilità supporti che continuino anche “dopo” la vita dei genitori, in modo tale che esse abbiano le stesse possibilità di inclusione sociale e di apprendimento che le famiglie avevano saputo garantir loro durante l’arco della vita.
È questo, in sintesi, il senso del “testamento pedagogico”, atto che intende dare un senso nuovo alla stessa figura dell’amministratore di sostegno e che è al centro di un lavoro sperimentale condotto presso l’Università di Bologna.
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