Il dito che oscilla per dire ‘no’, il braccio che indica la direzione di un luogo, due dita ravvicinate nella zona delle labbra per mimare ‘sta fumando’ oppure, pollice e indice congiunti, la mano che scrive nell’aria ‘il conto per piacere’. Sono solo alcune delle diverse tipologie di gesti analizzate dall’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Segrate (Ibfm-Cnr) e il Cognitive Electrophysiology lab dell’Università di Milano-Bicocca.
I ricercatori hanno studiato i meccanismi neurali che supportano la comprensione della gestualità spontanea negli udenti, partendo da una batteria di 187 gesti utilizzati spontaneamente per accompagnare o sostituire la comunicazione uditivo-verbale nella lingua italiana. Lo studio, intitolato ‘Semantic brain areas are involved in gesture comprehension: An electrical neuroimaging study’, è pubblicato online sulla rivista ‘Brain and Language’ della Elsevier ed è in prossima uscita nella versione cartacea.
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