«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

domenica 10 settembre 2017

Quei portali online che calpestano i diritti

«Se un prodotto culturale non è fruibile da parte di un cieco - scrive Gennaro Iorio -, quest’ultimo è privato del suo diritto alla formazione e indirettamente al lavoro. È quanto succede con i corsi di formazione a distanza proposti da una serie di Enti riconosciuti dal Ministero, ma non accessibili ai ciechi. Si tratta quindi di una grave discriminazione, che avviene con l’approvazione dello Stato Italiano!».
Su tale vicenda l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) avvierà un’indagine, per ottenere dal Ministero le garanzie utili a evitare simili episodi di discriminazione
- continua http://www.superando.it/

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