«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

sabato 7 ottobre 2017

Pixel Buds di Google, le cuffie che vi fanno parlare 40 lingue senza studiarle

A vederle sono cuffie bluetooth abbastanza anonime, con un cavo a tenerle insieme e una custodia simile a quella delle AirPods di Apple, che anche in questo caso serve come base di ricarica. Si infilano nell’orecchio, dove rimangono stabili grazie a un’ingegnosa piegatura del cavo, e si comandano sfiorando il guscio esterno dell’auricolare destro.
Un tocco, un movimento verso l’alto o il basso permettono di accedere ai comandi del riproduttore musicale; tenendo il dito fermo per qualche secondo si avvia l’assistente di Google. E da cuffie di discreta qualità, le Pixel Buds si trasformano in un piccolo miracolo di tecnologia: sfruttando l’intelligenza artificiale, comprendono quello che si dice, e lo traducono in una lingua a scelta fra le 40 disponibili attualmente (ma ne sono previste altre).
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