«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

sabato 7 aprile 2018

La lingua dei segni non è solo per persone sorde

La lingua dei segni permette di comunicare senza utilizzare la voce: non è un linguaggio mimico, ma possiede una grammatica e una sintassi con regole precise che possono variare da una lingua dei segni all’altra (a diverse nazioni, infatti, corrispondono diverse lingue dei segni).
La Lingua dei Segni Italiana (LIS) è usata soprattutto dalle persone sorde. Altre lingue dei segni, in altri paesi come Regno Unito e Stati Uniti, hanno invece un uso non limitato alle persone che non ci sentono e vengono utilizzate nei diversi casi di disturbo del linguaggio: con persone, per esempio, che hanno patologie caratterizzate anche ma non solo dall’assenza della possibilità di vocalizzare e di verbalizzare. In Italia è partito un progetto simile, con l’obiettivo di abilitare al linguaggio e alla comunicazione attraverso la LIS. L’intervento è in fase di sperimentazione e si chiama I-SPK: Io Se Posso Komunico.
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