Scomparsa nel 1991 Rosanna Benzi ha vissuto ventinove anni in un polmone d’acciaio, non a casa, ma in una stanza d’ospedale, che divenne il suo salotto, il suo studio da dove lanciò delle campagne pioneristiche, oggi diritti riconosciuti, ma soprattutto: “Fu la prima a parlare di identità femminile delle donne con disabilità, voglia di maternità, la prima a toccare l’argomento sessualità. Sono temi caldi, ancora oggi poco dibattuti e vissuti con disagio dagli stessi diretti interessati”.
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