«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

domenica 21 aprile 2024

Cose inaudite

Per millenni i movimenti dei corpi celesti, dai pianeti luminosi alle stelle più deboli, hanno offerto una guida pratica ai navigatori e una direzione spirituale agli oracoli. Ma alcuni segnali provenienti dalle stelle sono invisibili a occhio nudo.

Gli astrofisici hanno sviluppato tecniche per convertire i dati dei segnali luminosi in audio digitale, usando l’altezza, la durata e altre proprietà del suono. Wanda Díaz-Merced, un’astronoma cieca, trasforma in suoni i percorsi del plasma nella parte più alta dell’atmosfera terrestre e ha inventato nuovi metodi per rilevare segnali quasi impercettibili in presenza di rumore visivo.

Ma la conversione dei dati in segnali acustici – chiamata sonificazione – è ora usata anche da scienziati che non hanno problemi di vista, perché l’ascolto delle stelle aiuta a scoprire schemi ricorrenti che potrebbero sfuggire alle rappresenta-zioni visive. La sonificazione ha portato a diverse scoperte sorprendenti, tra cui la presenza di fulmini su Saturno e l’ubiquità dei micrometeoroidi che si schiantano contro i veicoli spaziali.

Anche le origini dell’universo possono essere sonificate. Poco dopo il big bang, onde giganti hanno viaggiato attraverso la materia densa e calda che costituiva l’universo primordiale. Queste onde comprimevano (e quindi riscaldavano) alcune regioni e ne allungavano (e quindi raffreddavano) altre. Quelle variazioni di temperatura possono essere rilevate ancora oggi nella radiazione cosmica di fondo a microonde, come echi delle onde d’urto originali del big bang.

La radiazione cosmica di fondo (chiamata anche radiazione residua) ha una frequenza che non possiamo cogliere con i nostri occhi. Quando John Cramer, un astrofisico dell’università di Washington, li ha convertiti in suoni, questi segnali risuonavano come un forte ronzio “simile a quello di un grande aereo a reazione che vola trenta metri sopra di noi”. 

(Cose inaudite, Karen Bakker, Noēma, Stati Uniti, Internazionale 1557 | 5 aprile 2024)

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