Ho deciso di pubblicare un testo che sta girando sulle liste di discussione. Proviene da una lista americana. In sintesi, si tratta si un appello della NFB (Federazione Nazionale dei Ciechi USA) riguardo il dibattito che sta avvenendo a Ginevra, in sede ONU, per una nuova regolamentazione del diritto d'autore e che vedrebbe i paesi ricchi (USA, Canada, UE, Australia, Nuova Zelanda, Norvegia e, curiosamente, anche Vaticano) opporsi ad ogni tentativo di riconoscere i diritti di accesso delle persone con disabilità.
Secondo l'NFB la loro opposizione è sostenuta da una intensa lobbying di editori che si oppongono fermamente al riconoscimento formale di qualche minimo diritto anche da parte dei consumatori e puntano piuttosto ad estendere quelli dei titolari di diritti d'autore.
Scusate la lunghezza ma credo ne valga la pena.
Il testo originale:
Colleagues:
I am circulating a lengthy post regarding efforts to limit an international treaty that would allow for rules that parallel existing domestic exceptions to the copyright law for blind people to
govern in an international context. Please help bring pressure on authorities by letting President Obama know that these provisions would be useful, and ask him to direct his representatives to abandon their hostile posture toward aspects of the treaty that would be helpful. You may Email your concerns to:
President@whitehouse.gov
The post follows:
Right now, in Geneva, at the UN's World Intellectual Property Organization, history is being made. For the first time in WIPO history, the body that creates the world's copyright treaties is attempting to write a copyright treaty dedicated to protecting the interests of copyright users, not just copyright owners.
At issue is a treaty to protect the rights of blind people and people with other disabilities that affect reading (people with dyslexia, people who are paralyzed or lack arms or hands for turning pages).
This should be a slam dunk: who wouldn't want a harmonized system of copyright exceptions that ensure that it's possible for disabled people to get access to the written word?
The USA, that's who. The Obama administration' US negotiators have joined with a rogue's gallery of rich country trade representatives to oppose protection for blind people.
Other nations and regions opposing the rights of blind people include Canada and the EU.
Update: Also opposing rights for disabled people: Australia, New Zealand, the Vatican and Norway.
Activists at WIPO are desperate to get the word out. They're tweeting madly from the negotiation (technically called the 18th session of the Standing Committee on Copyright and Related Rights) publishing editorials on the Huffington Post, etc.
Here's where you come in: this has to get wide exposure, to get cast as broadly as possible, so that it will find its way into the ears of the obscure power-brokers who control national trade-negotiators.
I don't often ask readers to do things like this, but please, forward this post to people you know in the US, Canada and the EU, and ask them to reblog, tweet, and spread the word, especially to government officials and activists who work on disabled rights. We know that WIPO negotiations can be overwhelmed by citizen activists - that's how we killed the Broadcast Treaty negotiation a few years back - and with your help, we can make history, and create a world where copyright law protects the public interest.
I am attending a meeting in Geneva of the World Intellectual Property Organization (WIPO). This evening the United States government, in combination with other high income countries in "Group B" is seeking to block an agreement to discuss a treaty for persons who are blind or have other reading disabilities.
The proposal for a treaty is supported by a large number of civil society NGOs, the World Blind Union, the National Federation of the Blind in the US, the International DAISY Consortium, Recording for the Blind & Dyslexic (RFB&D), Bookshare.Org, and groups representing persons with reading disabilities all around the world.
The main aim of the treaty is to allow the cross-border import and export of digital copies of books and other copyrighted works in formats that are accessible to persons who are blind, visually impaired, dyslexic or have other reading disabilities, using special devices that present text as refreshable braille, computer generated text to speech, or large type. These works, which are expensive to make, are typically created under national exceptions to copyright law that are specifically written to benefit persons with disabilities.
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The opposition from the United States and other high income countries is due to intense lobbying from a large group of publishers that oppose a "paradigm shift,"where treaties would protect consumer interests, rather than expand rights for copyright owners.
The Obama Administration was lobbied heavily on this issue, including meetings with high level White House officials. Assurances coming into the negotiations this week that things were going in the right direction have turned out to be false, as the United States delegation has basically read from a script written by lobbyists for publishers, extolling the virtues of market based solutions, ignoring mountains of evidence of a "book famine" and the insane legal barriers to share works.
Obama Joins Group to Block Treaty for Blind and Other Reading Disabilities COPYRIGHT EXCEPTIONS AND LIMITATIONS Twitter feed for #sccr18
With Kind Regards,
---
Daniel B. Frye, J.D.
Associate Editor
The Braille Monitor
National Federation of the Blind
Office of the President
1800 Johnson Street
Baltimore, Maryland 21230
Telephone: (410) 659-9314 Ext. 2208
Mobile: (410) 241-7006
Fax: (410) 685-5653
Email: DFrye@nfb.org
Web Address: http://www.nfb.org/
"Voice of the Nation's Blind"
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La traduzione comparsa su ListaVista
Cari Colleghi,
sto facendo girare un lungo messaggio che riguarda il tentativo di opporsi ad un trattato internazionale, parallelo a già esistenti normative locali, per una regolamentazione universale delle eccezioni al diritto di autore, a favore di utenti ciechi.
E’ necessario fare pressione sulle autorità ed informare il Presidente Obama circa l’utilità di simili regolamentazioni, affinchè inviti i propri rappresentanti ad abbandonare l’atteggiamento ostile sino ad ora dimostrato nei confronti di alcuni aspetti del trattato. A questo fine chiedo il vostro aiuto.
Potete esprimere le vostre preoccupazioni via e-mail a:
President@whitehouse.gov
Segue il messaggio:
In questi giorni, a Ginevra, presso l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (WIPO) delle Nazioni Unite, si sta facendo la storia. Per la prima volta nella storia del WIPO, l’organismo che si occupa dei trattati globali sul copyright sta tentando di disegnare un trattato che difenda i diritti degli utenti del copyright e non solo dei suoi proprietari.
La discussione verte su un trattato a difesa dei diritti dei ciechi e di altre persone affette da disabilità che ne limitano le capacità di lettura (dislessici, paraplegici, amputati di braccia o mani che, quindi, risultino impossibilitati a girare le pagine)
Dovrebbe essere come sfondare una porta aperta: chi è che non desideri avere un sistema armonico di eccezioni al diritto d’autore che assicuri il libero accesso alla parola scritta da parte dei disabili?
Gli Stati Uniti, ecco chi. L’amministrazione Obama.
I negoziatori statunitensi si sono alleati con una schiera poco raccomandabile di industriali, provenienti da Paesi ricchi, per contrastare le misure protettive a favore dei ciechi. Fra le altre Nazioni o Regioni che negano i diritti dei ciechi, vi sono anche il Canada e l’Unione Europea.
Aggiornamento: negano i diritti dei disabili anche l’Australia, la Nuova Zelanda, il Vaticano e la Norvegia.
Gli attivisti del WIPO stanno disperatamente tentando di far circolare la voce. Il grido d’allarme che proviene dalla sede dei negoziati (ufficialmente noti come 18° sessione del Comitato Permanente per il Copyright e relativi diritti), si esplicita negli editoriali pubblicati sul Huffington Post ecc.
Ed è qui che voi entrate in gioco. La cosa deve ottenere il massimo risalto, deve essere diffusa il più ampiamente possibile sino a raggiungere le orecchie di quelle oscure forze-mediatrici che esercitano il controllo sulle negoziazioni commerciali internazionali.
In genere non chiedo simili favori ai miei lettori, ma questa volta vi prego di inoltrare questo messaggio ai vostri contatti negli USA, in Canada e nei Paesi dell’UE, chiedendo loro di pubblicarlo sui loro blog, e di proseguire il tam-tam e far circolare la voce, soprattutto negli ambienti governativi e fra gli attivisti dei diritti dei disabili. Sappiamo che le negoziazioni del WIPO possono essere fortemente influenzate dall’azione dei cittadini – è così che abbiamo soffocato le negoziazioni per il trattato sulle trasmissioni, alcuni anni fa – e col vostro aiuto, possiamo fare la storia, dando vita ad un mondo in cui le leggi sul copyright tengano conto dell’interesse pubblico.
Sto seguendo un incontro dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO) a Ginevra. Questa sera, il Governo Statunitense, insieme ad altri Paesi ricchi, del “Gruppo B”, sta tentando di bloccare un accordo che prevede l’elaborazione di un trattato a favore di persone affette da cecità o da altre disabilità che ne limitano la capacità di leggere.
La proposta è appoggiata da una grande maggioranza di ONG della società civile, dall’Unione Mondiale dei Ciechi, dalla Federazione Nazionale dei Ciechi degli USA, dal Consorzio Internazionale Daisy, dal Libro Parlato per Ciechi e Dislessici (RFB&D), da Bookshare.org (condivisione dei libri.org – ndt), e da vari gruppi rappresentanti dei disabili con difficoltà di lettura in tutto il mondo.
Lo scopo principale del trattato è quello di permettere la libera circolazione, importazione ed esportazione di testi digitali e di altri lavori protetti da copyright in forme accessibili ai ciechi, agli ipovedenti , ai dislessici e a chiunque sia affetto da disabilità limitative della capacità di lettura, tramite apparecchiature atte alla riproduzione di testi, quali barre braille, vocalizzazione di testo da computer,o stampa a caratteri ingranditi. Simili operazioni, alquanto costose, vengono generalmente permesse da eccezioni al diritto d’autore esistenti nei singoli Paesi, appositamente elaborate a favore dei disabili.
La posizione contraria degli Stati Uniti e di altri Paesi ricchi, deriva da un’intensa attività lobbistica da parte di un gran numero di editori contrari ad una “revisione dei modelli”, laddove i trattati proteggerebbero gli interessi dei consumatori piuttosto che allargare i diritti dei proprietari di copyright.
L’amministrazione Obama ha ricevuto forti pressioni lobbistiche sull’argomento, inclusi incontri con alti funzionari della Casa Bianca. Voci che assicuravano che le cose stavano prendendo la giusta piega, si sono rivelate inattendibili, quando la delegazione Statunitense ha praticamente letto un comunicato delle lobby editoriali, cantando le lodi della politica di mercato e ignorando i sintomi evidenti di una “carestia libraria” e la follia di barriere legali alla condivisione delle opere.
Obama si unisce agli oppositori del trattato che prevede eccezioni e limiti al copyright a favore dei ciechi e dei disabili con limitate capacità di lettura. Spargete la voce sul SCCR18.
Cordiali saluti.
Daniel B. Frye, J.D.
redattore associato
The Braille Monitor
Federazione Nazionale dei Ciechi
Ufficio del Presidente
1800 Johnson Street
Baltimore, Maryland 21230
tel: (410) 659-9314 Ext. 2208
cell: (410) 241-7006
Fax: (410) 685-5653
Email: DFrye@nfb.org
Web: http://www.nfb.org/
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