«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

sabato 9 ottobre 2010

Ray Kurzweil lancia Blio, il primo lettore e-book per non vedenti

Molti conoscono Ray Kurzweil per i suoi studi sulle intelligenze artificiali, per i suoi contribuiti al transumanesimo, per i suoi controversi proclami per l’imminente avvicinarsi della singolarità tecnologica. Relativamente pochi conoscono invece il suo decennale lavoro sui sistemi per tradurre il testo in voce (e viceversa), e in particolare la sua nuova applicazione per e-book, Blio, che promette di spalancare le porte dell’e-reading anche ai non vedenti.
Blio è un’applicazione multipiattaforma (può essere usata sui tablet come sugli smarphone) ideata principalmente per fornire, al novello lettore digitale, un’esperienza di lettura multimediale con un’interfaccia il più possibile vicina ai volumi cartacei. I libri letti attraverso Blio hanno gli stessi colori, le stesse copertine e la stessa impaginazione dei corrispettivi “analogici”.
In più, permettono di fare annotazioni (via voce o testo), collegare immagini, video, siti web e fare ricerche Internet nel bel mezzo della lettura. A questo si aggiunge una funzionalità text-to-speech pensata appositamente per persone con problemi di vista: è possibile scegliere tra due tipi diversi di voce che “leggeranno” il testo dell’e-book selezionato. Non bastasse, a differenza dell’oceano di costose applicazioni che intasano la Rete, Blio si può scaricare gratuitamente.
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