Un nuovo strumento per la didattica del motore di ricerca: permette di navigare tra articoli, tesi, testi e documenti di provata attendibilità. Peccato che spesso per motivi di copyright i contenuti non sono accessibili.
Internet è da tempo il principale strumento didattico usato dagli studenti, sia per realizzare ricerche, sia per trovare comode scorciatoie a un più faticoso lavoro di studio. In ogni caso, il problema dei problemi resta lo stesso: riconoscere l'autorevolezza e l'attendibilità del materiale trovato, quasi sempre attraverso l'interrogazione di un motore di ricerca.
E' proprio Google che si fa carico di una soluzione, proponendo in questi giorni un nuovo servizio che consenta di navigare attraverso un'attenta selezione di testi accademici, tesi di laurea, volumi di biblioteca.
La nuova voce a disposizione degli utenti si chiama Scholar, ed è raggiungibile sulle interfacce di tutte le lingue con un clic sul menu “Altro”, sebbene al momento sembri restituire in maggiore quantità risultati in lingua inglese.
Non tutti i sostenitori del web approveranno questo nuovo servizio. Internet è sempre stata vissuta come un luogo potenzialmente alternativo all'accademia, proprio per le sue caratteristiche di intrinseca anarchia e di libertà da qualunque gerarchia delle fonti. E tuttavia, l'uso talvolta spensierato di Wikipedia, che pure ha conquistato nel tempo una discreta affidabilità, o di altri siti molto più improvvisati, ha già dato alcuni discutibili frutti in ambito scolastico e persino universitario, come è stato più volte denunciato dai docenti.
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mercoledì 27 aprile 2011
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