«Il futuro è già qui, solo che non è equamente distribuito»

William Gibson

martedì 26 aprile 2011

Trieste. Facoltà sempre più a misura di disabili

Giovani e tecnologia si uniscono per migliorare l'integrazione e incentivare il percorso universitario degli studenti con disabilità. È questo il cuore del progetto "Uni Leo 4 Light", attivato a livello nazionale dai Leo Club Italiani e concretizzato anche nel nostro ateneo con l'inaugurazione dell'Aula Ausili, una postazione multimediale con strumenti speciali dedicati ai ragazzi con disabilità alla vista.
Aula ricavata nell'anfiteatro dell'edificio H3 e facilmente accessibile a quanti frequentano il campus di piazzale Europa. «Gli studenti disabili iscritti alla nostra università sono circa 250, di cui una trentina colpiti da handicap visivi - spiega Paolo Alessi, delegato del rettore Francesco Peroni per l'Area Disabili. «In collaborazione con diverse università italiane - racconta Alessia Sbroiavacca, presidente dell'associazione giovanile Leo Club Trieste - ci siamo occupati di raccogliere i fondi e acquistare i materiali che andranno ad a iutare i ragazzi disabili che vogliono proseguire il loro percorso di studi». A livello nazionale, infatti, sono stati raccolti circa 600mila euro in quattro anni per l'attivazione di trenta postazioni multimediali sparse un po' in tutto il territorio italiano. «Tra gli strumenti che saranno a disposizione degli studenti - cotninua Sbroiavacca - ci saranno alcuni software per ingrandire le immagini, scannerizzare i libri e convertire i testi in formato audio e Braille». Assieme a queste licenze software, sono otto le apparecchiature donate dall'associazione al nostro ateneo e che saranno posizionate nelle sedi di Scuola interpreti in via Filzi, Lettere in Androna Campo Marzio e, appunto, nelle postazioni dell'edificio H3 del campus centrale. Per quanto riguarda invece le altre necessità degli studenti disabili, «oltre a quello dell'accesso ai materiali didattici, uno dei maggiori problemi è quello dell'introduzione al mondo universitario - spiega Paolo Alessi. - Per questo moti vo nel 2001 è nato lo Sportello Disabili che, assieme allo psicologo Erdisu e ai tutori di facoltà, cerca di recepire le esigenze degli studenti ed introdurli nella vita universitaria favorendo però la loro autonomia». Recentemente, inoltre, è stata realizzata la terza edizione della "Guida all'accessibilità dell'ateneo", una vera e propria mappatura aggiornata di tutte le sedi dell'Università di Trieste che segnala servizi, entrate e dotazioni indirizzate, in primo luogo, agli studenti con disabilità motoria. Un ulteriore servizio messo in campo per favorire davvero il diritto allo studio e garantire l'integrazione di quanti, nonostante handicap e difficoltà, scelgono di puntare sulla formazione universitaria.
di Diana Collarini
(fonte: Press-IN anno III / n. 1204 - Il Piccolo di Trieste del 26-04-2011)
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